Questo è un post puramente sentimentale, scritto ormai tempo fa, poi dimenticato nelle bozze a causa di una tesi che mi sta risucchiando ogni energia. Ma oggi l’ho ritrovato, l’ho letto e ho sorriso, quindi non importa se ormai siamo tornati a casa da un mese, io ancora mi confondo su da che parte della strada devo guardare quando attraverso e la Scozia non ha smesso di mancarmi.
L’ho incominciato mentre tornavamo da un viaggio sull’isola di Arran e l’autista dell’autobus, Douggy, ha messo a tutto volume “500 miles“, perché in Scozia ogni evento, qualunque esso sia, deve finire con quella canzone. Ero seduta vicino al finestrino che canticchiavo (grazie How I Met Your Mother per avermela insegnata ;)), fuori c’era il tramonto, una giornata bellissima, e il sole colorava di rosso tutto il cielo, con cui le pale del vento facevano contrasto, erano l’unica cosa che si vedeva oltre al verde delle valli scozzesi. Forse è stato quello il momento in cui ho capito che la Scozia mi stava regalando tante, tante emozioni che mi sarebbero mancate moltissimo.
La seconda parte l’ho scritta negli ultimi giorni a Glasgow, avevamo dovuto cambiare appartamento per le ultime due settimane, avevamo dei nuovi coinquilini con delle nuove strane ossessioni e le nostre valigie, già piene, occupavano gran parte della stanza. Abbiamo passato la maggior parte del tempo con i nostri amici e sono tornata in università a farle delle foto perché era così bella che mi dispiaceva lasciarla.
La terza, infine, l’ho scritta il giorno in cui ho salutato le mie compagne di corso con cui ho fatto un “field trip” a Ginevra e mi sono ufficialmente diretta verso casa. Il giorno in cui ho veramente realizzato che era tutto finito.
Tornare a casa
Ci sono le nostre valigie e i nostri zaini che ci aspettano, pieni di vestiti e poco altro. Non ho comprato nemmeno una calamita fino agli ultimi giorni, un paio di matite per la mia collezione e poco altro. Non vorrei sembrare troppo sdolcinata nel dire che il bagaglio più grande lo porto nel cuore e non è certo fatto di cose materiali.
Io non lo so ancora quale sia il mio posto nel mondo, ma ogni posto in cui sono stata è inevitabilmente diventato parte di me, e la Scozia mi mancherà moltissimo.
I tramonti mozzafiato, le infinite giornate di pioggia, il freddo invernale, i brunch con le nuove amiche, la mia bellissima università, l’accento scozzese incomprensibile, persino i pancakes col bacon e l’haggis di prima mattina.
Mi mancherà il fascino della città quando in quelle rare giornate di sole il cielo azzurro crea un contrasto bellissimo con gli edifici in mattoncino, la vivacità di Glasgow e l’eleganza di Edimburgo, ma soprattutto il nulla appena usciti dalle città e la pace che ti mette. E poi parlare con gli sconosciuti, perché come qualcuno mi ha detto un giorno “the weather is cold but people here are warm” (il tempo qui è freddo ma le persone sono calorose). Mi mancherà camminare per le vie del centro circondata da giovani (o anche no) artisti con la chitarra da una parte e scozzesi con kilt e cornamuse dall’altra.
E ora so che anche se non è stato un anno folle come quello passato in Cina, saranno proprio i momenti più normali e le cose più assurde a mancarmi, come l’ossessione degli scozzesi per il Natale e gli scones e i tè delle cinque presi alle quattro perché alle cinque chiude tutto, le pecore e le highland cows che attraversano la strada, l’odore del burro del fish and chips che invade le strade, dare le noccioline agli scoiattolini del parco e le carote ai cervi di Glencoe, prendersi una pinta a qualsiasi ora del giorno, persino le giornate passate in biblioteca a studiare disperatamente.
Non dimenticherò mai tutti i viaggi meravigliosi che abbiamo fatto, da quello in giornata ad Edimburgo a quelli tanto attesi come il viaggio a Skye, passando per quelli totalmente inaspettati come quando ci siamo presi un weekend di pausa tra natura e animali in una parte di Scozia poco conosciuta. Ci mancherà guidare per ore nel nulla, per poi scoprire angoli nascosti che mai avresti immaginato, come i villaggi di Pennan e Crovie, la minuscola cittadina di Elgol, sull’isola di Skye, o la bellezza dell’acqua che circonda l’isola di Mull.
E poi ci mancheranno le persone, moltissimo, quelle con cui abbiamo condiviso questa bellissima esperienza, che sono diventati molto più che semplici amici.
Guardarsi indietro
Purtroppo tutto ha una fine, mi sembra ieri che arrivavamo pieni di paure sì, ma anche di sogni e speranze. Che maledivamo il giorno in cui avevamo preso questa decisione, che siamo arrivati con le valigie pesanti sotto la pioggia, che non trovavamo casa e per un mese abbiamo vagato di airbnb in airbnb e provato tanti locali economici che fanno ottimo cibo per tirarci su il morale.
E ora mi sembra così strano lasciare tutto quello che era diventato la mia nuova vita, e come sempre ho il cuore diviso a metà, dove la metà che piange per i saluti e per aver concluso un’altra bellissima esperienza lotta con la metà che è infinitamente grata alla vita, per tutti i nuovi ricordi, i momenti belli e quelli difficili, per essermi arricchita come non mai, ma soprattutto per tutte le persone che ho incontrato sulla mia strada. Perchè si sa, in qualsiasi viaggio facciamo, che sia reale o metaforico, sono le persone a fare la differenza.

Sono grata per ogni singolo individuo che ha attraversato la mia strada, che sia stata un’occhiata fugace o l’inizio di un percorso assieme, che sia durato pochi minuti o mesi interi. Per aver incontrato persone da tutto il mondo, per le persone che mi hanno ispirata a inseguire il mio sogno, per quelle senza cui non sarebbe stato lo stesso.
Sono grata di aver arricchito ancora di più questa esperienza vivendola assieme, facendoci forza e supportandoci (e soprattutto sopportandoci) a vicenda giorno dopo giorno.
Sono grata per questo mondo dove abbiamo l’opportunità di allargare i nostri orizzonti, di non precluderci niente, di pensare ogni giorno in modo diverso e vedere ogni giorno con occhi nuovi. E sono grata ancora una volta per aver saputo spingere le gambe tremolanti nella direzione in cui il mio cuore voleva andare.
Oggi ho dato tanti abbracci, salutando tante persone, e anche se alcune non le rivedrò forse mai più so che ciascuna di loro mi ha insegnato qualcosa, e so che molte di loro le rivedrò in giro per il mondo, anche se nessuno di noi sa in che parte del mondo finirà, e questa secondo me è una cosa bellissima.
È vero, quando si sceglie di fare un’esperienza all’estero ci sono sempre aspetti negativi e aspetti positivi, e quest’anno ce ne sono stati moltissimi in entrambi i casi, ma ora come non mai sono convinta che, in fin dei conti, quelli positivi superano di gran lunga gli altri, che tutta la ricchezza che mi porto dentro non ci sarebbe se non avessi deciso di farlo, e che se non ci fosse non sarei la persona che sono oggi e non avrei la stessa determinazione che ho in questo momento per inseguire i miei sogni, per guardare avanti.
Perché non so spiegare quello che ho dentro, ma so che in quest’anno sono cresciuta tanto e ho imparato molte più cose di quelle che sarei in grado di spiegare, è come se il tempo fosse passato velocissimo e in un anno ho fatto, visto, imparato ed acquisito quello che qui nel paesino in cui sono nata forse non avrei nemmeno raggiunto in tutta la vita.
Non so davvero trovare un’altra parola se non gratitudine. Grazie Scozia, ci rivediamo alla cerimonia di laurea.
8 Comments
che emozione, leggere tutto questo. Anche a me tremano le gambe, nel leggere della tua vita a cavallo di saluti e nuove incertezze. Bellissimo articolo, ora corro a leggere altro. Scrivi divinamente <3
Ciao Arianna, ti ringrazio moltissimo, non sai quanto è bello sapere di riuscire a trasmettere le stesse emozioni che provo a chi legge 💙
Ci mancate qui a Glasgow, tornate presto a festeggiare le lauree (speriamo haha)!
💙💙💙 Glasgow ci accoglierà in tutti i suoi meno venti gradi ma non vediamo l’ora comunque ahaha dobbiamo festeggiare tutti assieme!
In Scozia ci ho lasciato il cuore… Mi hai fatto tornare voglia di partire!
Grazie mille Monica! La Scozia è così speciale che è difficile non lasciarci il cuore… bisognerà andare a riprenderselo 😉
Che MERAVIGLIA DI POST amica!! Oltre al fatto che mi ritrovo al mille per cento in tutto quello che dici per quanto riguarda qualsiasi esperienza all’estero che ho avuto la possibilità di fare, sono arrivata a metà che già avevo le lacrime. La vita è una cosa meravigliosa e queste sono proprio le esperienze che ci ricorderemo per tutto il nostro percorso su questa terra favolosa. Che favola la vita, che dono meraviglioso! Io sono grata di aver letto questo post, perché percepire la mancanza nel mio cuore dell’esperienza più bella del mondo, il viaggio, mi ha fatto capire tante cose. Grazie amica per questo post meraviglioso che porto nel cuore, <3
Adesso piango anche io! Sono felice di aver conosciuto qualcuno che la pensa così e che ama la vita, nella sua imperfezione, tanto quanto me ❤ ti voglio bene!