Fare il bagno agli elefanti è etico? Per fortuna negli ultimi anni l’attenzione a forma di turismo sostenibile e responsabile è sempre più alta. Ormai sappiamo quasi tutti – o almeno speriamo che sia così – che cavalcare un elefante non è un’attività etica, perché l’animale viene catturato/allevato e maltrattato per essere addomesticato e permettere così che qualcuno lo cavalchi.
Da qualche anno, al posto di quest’attività turistica, in Asia – e soprattutto in Thailandia – sono spuntati santuari per elefanti che dicono di recuperare e salvare gli elefanti sfruttati, ed offrono ai turisti la possibilità di dar loro da mangiare e lavarli. Ma è questa attività è davvero etica come fanno credere?
Purtroppo no, affatto! Dietro alla facciata di santuari, si celano le stesse identiche violenze.
I finti santuari degli elefanti in Thailandia
Perché gli elefanti arrivino a lasciarsi non solo avvicinare, ma addirittura toccare dagli uomini, vengono separati dalla madre da piccoli, legati e picchiati finché smettono di opporre resistenza. Questra pratica si chiama “rottura dello spirito“: l’animale è talmente terrorizzato che diventa docile, purché finisca la violenza.
Purtroppo, gli elefanti che si trovano nei finti santuari non sono stati salvati, ma sono stati allevati o catturati apposta e sottoposti a questa pratica terribile.
Per gli elefanti non è naturale avvicinarsi e interagire con gli umani, tantomeno farsi baciare la proboscide. E pensate a quante ore passano, ogni giorno, a contatto con turisti che credono di star facendo loro del bene, quando in realtà sono fonte di una grandissima quantità di stress.
Il nostro modo di dimostrare affetto non è il loro, l’unico modo per dimostrargli amore è evitare qualsiasi tipo di contatto e osservarli da lontano, preferibilmente nel loro habitat naturale. Se anche fossero elefanti salvati da altri tipi di turismo, obbligarli a continuare a comportarsi in maniera così innaturale è puro sfruttamento.
Perché NON bisogna fare il bagno con gli elefanti nei santuari in Thailandia?
Perché partecipando a queste attività supportiamo indirettamente questi atti di crudeltà e il bracconaggio.
Un elefante che ha subito contatto umano non verrà mai rimesso in libertà, la richiesta aumenterà sempre di più da parte dei turisti, anche perché vedono foto di amici e parenti e lo vogliono fare anche loro. Inconsapevolmente, il turista mina la conservazione della specie e finanzia indirettamente attività di bracconaggio.
Questo vuol dire che non ci sono santuari o rifugi etici di elefanti? Non sono molti ma ci sono, e li riconoscerete subito perché non permettono alcun contatto tra uomo ed elefante, come dovrebbe essere per tutti gli animali selvatici. Ricordiamoci che il modo migliore per vedere un animale selvatico è sempre nella natura, a distanza. In questi casi dobbiamo essere in grado di mettere da parte il nostro egoismo (a chi non piacerebbe coccolare tutti gli animali?) e mettere al primo posto il benessere di questi animali straordinari.
Come riconoscere un santuario per elefanti etico
Spesso non è semplice distinguere le strutture e attività turistiche che hanno a cuore gli animali e quelle che li sfruttano per trarne guadagno. Nel caso dei santuari degli elefanti, in Thailandia o altri paesi, ci sono 3 domande che possiamo porci o porre direttamente alle strutture che ci interessano.
1. Puoi interagire con gli elefanti?
Se in un santuario è permesso toccare gli elefanti o dare loro da mangiare, questo è un enorme segnale d’allarme che la struttura non protegge il benessere degli elefanti, ma agisce solamente per trarne profitto.
Gli elefanti sono animali selvatici, anche se sono cresciuti in cattività, e un vero santuario non permetterebbe mai l’interazione tra uomo ed elefante.
2. Gli elefanti si comportano da elefanti?
Gli elefanti della struttura hanno comportamenti strani? Possono muoversi liberamente o sono incatenati? Se sono confinati in piccole gabbie, non socializzano con gli altri elefanti e sono obbligati a svolgere qualche performance, state alla larga!
3. Ci sono dei cuccioli di elefante?
I cuccioli di qualsiasi specie sono bellissimi, chi fa turismo lo sa bene perché attraggono molti più turisti e sono quindi una maggiore fonte di guadagno. In un vero santuario, non dovrebbero esserci cuccioli di elefante, se non per quei pochi che sono effettivamente stati salvati, e tantomento non dovrebbe essere permesso di toccarli!
Per fortuna, World Animal Protection ha messo insieme una lista di santuari etici, aggiornata nel 2019, che vi riportiamo qui sotto. Prima di scegliere di visitarne uno, vi consigliamo di controllare che siano tutt’ora santuari etici seguendo le linee guida qui sopra.
Santuari etici degli elefanti in Thailandia:
- ChangChill (il più famoso santuario per elefanti etico, a Chiang Mai)
- Boon Lott’s Elephant Sanctuary
- Burm and Emily’s Elephant Sanctuary
- Elephant Nature Park
- Following Giants
- Global Vision International
- Kindred Spirit Elephant Sanctuary
- Mahouts Elephant Foundation
- Phuket Elephant Sanctuary
- Somboon Legacy Foundation
Santuari etici per elefanti in altri paesi dell’Asia
- Elephant Valley Project (Cambogia)
- Association Moey (Nepal)
- Tiger Tops Tharu lodge (Nepal)
- Wildlife SOS – Elephant Conservation and Care Centre (India)
- Laos Elephant Conservation Center (Laos)
- Mandalao (Laos)
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Fonti:
- World Animal Protection – Cruel elephant training process crush exposed
- World Animal Protection – Tourists choosing elephant bathing over elephant riding unaware of cruelty involved