Dopo aver parlato del perché studiare all’estero e della nostra esperienza di master in Scozia, abbiamo messo insieme una guida su come scegliere l’università estera e come iscriversi.
Ovviamente questa è una guida generale basata sulla nostra esperienza, che speriamo possa essere utile a tutti coloro che vogliono fare l’università all’estero e non sanno da che parte iniziare. Oltre a questo post, vi consigliamo di leggere attentamente i siti ufficiali delle università che vi interessano e le pagine relative al corso a cui vorreste iscrivervi.
Come scegliere l’università estera
Su internet esistono moltissimi portali come mastersportal.com che raccolgono l’offerta formativa di tutta Europa, alcuni di tutto il mondo. Si seleziona il campo di studi che interessa e i paesi in cui si vuole studiare, poi basta scorrere l’elenco dei risultati e selezionare quelli che sembrano più interessanti.
È un lavoro lungo e stressante, ma molto meno di quanto sarebbe se bisognasse cercare informazioni sui siti di ogni singola università. Noi ci siamo trovati bene anche perché danno già delle informazioni generiche sui documenti richiesti, il prezzo, il ranking dell’università, eccetera.
Quella che per noi è la laurea specialistica è generalmente conosciuta all’estero come Master e dura un solo anno. MA (Master of Arts) e MSc (Master of Science) sono i principali tipi di Master che troverete. La differenza è che il primo è più pratico e il secondo più teorico/con più ricerca, ma a livello di laurea non fa alcuna differenza.
La stessa distinzione avviene per le lauree triennali, che solitamente durano quattro anni e sono chiamate Bachelor of Art (BA) o Bachelor of Science (BSc).
Quando trovi università che ti piacciono, assicurati di segnarti la data di scadenza per l’invio della domanda di ammissione e i documenti richiesti: ogni università è a sé, alcune scadono a gennaio, altre addirittura in estate.
Spesso ci sono anche diverse borse di studio per cui si può far domanda, e in quel caso è necessario muoversi con più anticipo possibile, sia per avere più possibilità di avere la borsa di studio, sia perché solitamente le scadenze per le borse di studio sono prima di quelle per l’ammissione.
Come iscriversi all’università all’estero: i documenti necessari
Ogni università avrà le sue richieste, che spesso possono cambiare anche da facoltà a facoltà. Quelli elencati di seguito sono i documenti che sicuramente vi serviranno.
1. IELTS/TOEFL
Non c’è modo di sfuggire ad una certificazione di lingua inglese, se volete studiare all’estero dovrete dimostrare di saperlo tramite un certificato, solitamente IELTS (Academic) e TOEFL. Il livello richiesto varia da università a università, in tante basta avere un voto complessivo di 6.5 e avere la sufficienza in tutte le sezioni. Noi abbiamo deciso di fare l’IELTS e lo abbiamo trovato molto semplice, ad eccezione della parte di scrittura che richiede un po’ di esercizio. Pur non avendo una vera scadenza, ogni certificato di lingua è considerato valido per due anni.
2. Certificato di laurea/diploma e diploma suppplement
Un altro documento richiesto è il certificato di laurea triennale per chi vuole iscriversi ad un master, oppure il diploma per chi vuole iscriversi all’università triennale all’estero.
Un altro documento che può essere richiesto è il diploma supplement, un certificato europeo che le università rilasciano gratuitamente che contiene sia i risultati che informazioni sul corso di laurea. Solitamente basta richiederlo in segreteria.
3. Lettere di raccomandazione
In genere sono richieste due lettere di raccomandazione da professori che ti conoscono, che attestano il tuo interesse e la tua competenza in un determinato settore.
Per averle, chiedi al tuo relatore o relatrice e a qualche professore di materie in linea con il corso a cui vuoi iscriverti. Per semplificare il processo, alcune le ho scritte io e me le sono fatta poi firmare da una professoressa che sapevo che altrimenti non l’avrebbe fatto, online ci sono moltissimi esempi.
4. Lettera motivazionale
La lettera motivazionale è sicuramente uno degli elementi più importanti e decisivi della vostra candidatura, quindi assicurati di dedicarle il giusto tempo.
Siccome è anche la parte più difficile, condivideremo i nostri consigli e quello che abbiamo imparato dalla nostra esperienza. La cosa positiva è che, abituandosi a scrivere lettere di presentazione in cui ci si “vende” come candidati, si inizia già a fare esperienza per quando poi si inviano le candidature lavorative. Ecco i nostri consigli:
- Assicurati di fare meno errori possibile. Chiedi a qualcuno di cui ti fidi di leggertela e registrati su Grammarly, che ti corregge anche la grammatica.
- Fai vedere che hai speso del tempo a fare ricerche sull’università. Ad esempio, puoi citare un corso che ti interessa particolarmente o qualche servizio che forniscono.
- Parla davvero di te. Evita le frasi fatte come “sin da quando ero piccolo ho sempre saputo di voler fare questo nella vita”. Sii personale: perché sei appassionato a quella materia? Quali sono le esperienze della tua vita che ti hanno portato a voler perseguire quella carriera?
Infine, cerca di inviare le candidature il prima possibile. Spesso le candidature sono valutate appena arrivano. Da quando viene offerto un posto, si ha poi un periodo di tempo definito per accettare o rifiutare, quindi vanno mandate anche in modo strategico 🙂
Sul perché studiare all’estero e se ne vale la pena abbiamo già parlato in questo articolo, che vi consigliamo di leggere per avere un quadro generale di come funzionano le università all’estero:
Master all’estero: la nostra esperienza in Scozia
Vorremmo ora soffermarci su un ultimo aspetto, ovvero il valore della laura conseguita all’estero in Italia.
Il riconoscimento della laurea conseguita all’estero in Italia
In teoria, a livello europeo, il master equivale alla nostra laurea magistrale/specialistica. Perché sia riconosciuto ufficialmente in Italia, va richiesta l’equipollenza dei titoli. Richiedere l’equipollenza è complicato e non immediato, specialmente perché sicuramente bisognerà fare degli esami in più.
Per chi aspira ad una professione che richiede la partecipazione ad un bando pubblico e pensa di tornare in Italia una volta completati gli studi, meglio evitare di iscriversi ad un’università straniera. In questo caso è sicuramente meglio studiare all’estero tramite progetti di scambio come l’Erasmus, perché vorrebbe dire non avere in mano nulla di valido in Italia. Per i bandi nazionali è infatti obbligatorio avere la laurea italiana.
A parte che per le professioni che richiedono la partecipazione a bandi come quelle del settore pubblico, il riconoscimento ufficiale non serve. Questo perché il valore del Master o del Bachelor all’estero è esattamente lo stesso di quello di una laurea triennale o specialistica in Italia. In più, qualsiasi datore di lavoro anzi apprezzerà ancora di più la vostra esperienza di vita all’estero.
Questo è tutto!
Se vuoi sapere com’è la metodologia di insegnamento nelle università straniere, o se vale la pena fare l’università all’estero, trovi tutto in questo articolo: Master all’estero: la nostra esperienza in Scozia.
Speriamo che questo lungo e dettagliato articolo sia stato utile! Se stai per partire per studiare all’estero e non hai ancora finito la valigia (come ti capiamo!), ecco i nostri consigli: Partire per un anno: consigli per risolvere l’incubo della valigia.