Questo itinerario di 10 giorni in Scozia è perfetto per chi vuole combinare alcuni dei luoghi scozzesi più famosi, diremmo imperdibili, ad altri luoghi più insoliti, poco turistici ma altrettanto meravigliosi.
Tra tutti i nostri viaggi in Scozia, i due viaggi tra le Ebridi Interne sono stati probabilmente i nostri preferiti.
Di questo arcipelago noi abbiamo visitato le isole di Mull, Iona, Staffa e Skye, le abbiamo suddivise in due viaggi per adattarli agli impegni universitari del master che abbiamo fatto a Glasgow, ma sono perfetti per essere coniugati in un bellissimo itinerario di dieci giorni che vi lascerà a bocca aperta e con la voglia di tornare in Scozia a visitare altro di questo paese magnifico!
Itinerario di 10 giorni in Scozia: Ebridi interne e Scozia occidentale
Se non sapete di preciso cosa volete vedere in Scozia e state cercando un itinerario insolito, questo fa al caso vostro:
Primo giorno: partenza e arrivo all’isola di Mull, con brevi tappe sulla strada
Secondo giorno: visita all’isola di Mull e spostamento a Iona
Terzo giorno: Visita all’isola di Staffa, visita Iona e ritorno a Oban
Quarto giorno: Glenfinnan viaduct, Eilean Donan e Arrivo all’isola di Skye
Quinto, sesto, settimo, ottavo giorno: isola di Skye
Nono giorno: da Skye a Fort Williams e visita a Glencoe
Decimo giorno: Rientro con possibili tappe sulla strada
Partenza: Glasgow o Edimburgo
In questo itinerario non abbiamo inserito giorni dedicati a Glasgow o Edimburgo, è un itinerario puramente naturalistico. Se volete aggiungerle, contate circa tre giorni per Edimburgo e/o uno e mezzo per Glasgow. Le due città sono ben collegate sia tramite treno che autobus (noi abbiamo sempre usato quest’ultimo) e il viaggio impegna circa un’ora. Questo può far molto comodo perché i voli per Glasgow sono spesso molto più economici di quelli per Edimburgo, quindi si può risparmiare volando su Glasgow.
Se avete ancora più giorni, potete prendere spunto dai nostri viaggi in Scozia per decidere cosa aggiungere o modificare:
La Scozia con i nostri occhi: i nostri itinerari di viaggio in un anno in Scozia
Giorno 1. Da Glasgow all’isola di Mull
Sulla strada per arrivare da Glasgow a Mull ci siamo fermati diverse volte a visitare dei luoghi che non possiamo che consigliarvi.
The Devil’s Pulpit
Poco fuori da Glasgow, ci siamo fermati in questo posto bellissimo consigliatoci da un’amica glasvegiana (così si chiamano gli abitanti di Glasgow) di Dani: una gola la cui pietra rossa dà il colore del sangue all’acqua. Se vi piacciono luoghi particolari e poco conosciuti questo è da non perdere!

Il villaggio di Luss
Una cosa delle tante cose che amiamo della Scozia sono i suoi paesini minuscoli, di poche decine di case, che sembrano davvero rimanere sospesi nel tempo. Luss è proprio uno di questi piccoli borghi e si trova nei pressi del bellissimo lago di Loch Lomond. La sua caratteristica sono le sue case di pietra adornate all’esterno con fiori, piante rampicanti e giardinetti molto curati. Qui si respira quell’atmosfera medievale che in Scozia non manca mai.

Inveraray
La prima tappa in cui abbiamo deciso sul momento di fermarci è stata Inveraray. Essendo sulla strada ci siamo fermati per fare una passeggiata: bellissima. Non solo per il suo celebre castello, tutt’ora abitato dal Duca di Argyll, ma anche per il piccolo borgo di casette bianche che si specchiano nell’acqua del Loch Fyne.
Il castello di Kilchurn e la St. Conan Kirk
In Scozia capita spessissimo di guidare e dire: oh, guarda, lì ci sono delle rovine di un castello. Non so quante volte ci sia capitato, ma la maggior parte di esse abbiamo continuato, consapevoli che fermarsi ad ogni castello, in Scozia, vuol dire non arrivare mai. Non in ritardo, mai.
Stavolta però era così suggestivo, anche da lontano, che abbiamo fatto inversione, parcheggiato lungo la strada e ci siamo incamminati verso il castello per vederlo più da vicino. Non avevamo mai sentito parlare prima di allora del castello di Kilchurn, invece è diventato subito uno dei castelli più belli per noi.
Il fatto stesso di non essere così turistico, di trovarsi in un’area quasi abbandonata, con le colline che si riflettono perfettamente nell’acqua, lo riempie ancor più di fascino.

Lo stesso giorno ci siamo fermati a visitare anche la St. Conan Kirk. Analogamente al castello, anche questa chiesa era per noi sconosciuta. L’abbiamo intravista passando in macchina e ci siamo subito fermati a visitarla: ci credete che è una delle cose che ci ha colpito di più di tutto il viaggio? Bellissima dentro e fuori, enorme e arroccata vicino ad un lago.

L’isola di Mull
Da Oban parte il traghetto che porta all’isola di Mull. Su Mull abbiamo passato solo un giorno e mezzo circa, siamo andati a vedere l’acqua cristallina di Calgary Bay, verso nord. Qui abbiamo dovuto dormire in macchina perché gli alloggi disponibili erano terminati, quindi se avete in programma di visitare Mull non fate come noi e ricordatevi di prenotare con largo anticipo!

Giorno 2. Da Mull all’isola di Iona
Il giorno seguente abbiamo attraversato tutta l’isola di Mull fino a sud, dove ci siamo fermati a visitare Tobermory. Quando siamo arrivati in questa piccola cittadina siamo rimasti stupiti da quanto fosse bella, vivace e colorata. Abbiamo passato un’intera mattinata passeggiando tra le sue vie e ci siamo gustati un ottimo fish and chips da asporto, seduti su una panchina con vista porto.

Da Tobermory ci siamo poi diretti verso Fionnphort, da cui partono i traghetti per l’isola di Iona.
Già dal traghetto vi innamorerete di Iona, con le sue casette che si affacciano su una delle acque più cristalline che abbiamo mai visto: non sapremmo scegliere tra questa e quella delle spiagge di Creta!

Visitare Iona era uno dei miei desideri, fin da quando siamo arrivati in Scozia. Da Fionnphort ci sono traghetti che permettono di visitarla in giornata, essendo un’isoletta molto piccola, una volta meta di pellegrinaggio alla sua abazia. Noi però abbiamo deciso di fermarci a dormire in un pod di legno, cosa che si è rivelata essere una scelta più che azzeccata.

Quando la maggior parte dei turisti se ne era già andata, verso sera, siamo andati a fare una passeggiata rincorrendo il tramonto. Sulla strada abbiamo incontrato solo tante pecore, finchè siamo arrivati alla spiaggia e ci siamo seduti a goderci i colori del tramonto specchiarsi in quelle acque così cristalline.

Giorno 3. Visita all’isola di Staffa e rientro a Oban
Il giorno seguente abbiamo realizzato un altro dei miei grandi desideri scozzesi: visitare l’isola di Staffa, un’isoletta di colonne basaltiche abitata da miriadi di piccole pulcinelle di mare.
Quest’isola è incredibile sia dal punto di vista naturale e geologico, sia per la sua storia e le leggende legata ad essa.


Dopo la visita a Staffa siamo tornati a Iona e la abbiamo esplorata con calma, finché abbiamo ripreso il traghetto per Mull e, da lì, per tornare sulla terraferma ad Oban.
Oban, da cui partono i traghetti per svariate isole, è stata una piacevolissima scoperta. Città portuale, vivace e molto caratteristica. L’avevamo considerata solo come una tappa obbligatoria per raggiungere le isole, invece merita qualche ora per essere visitata!

Giorno 4. Da Oban all’isola di Skye
Prima di arrivare all’isola di Skye, vi consigliamo queste tappe imperdibili: il Glenfinnan Viaduct e il famosissimo castello di Eilean Donan.
Il Glenfinnan Viaduct e il Glenfinnan monument
Fan di Harry Potter, questo è per voi: vi ricordate il viadotto su cui viaggia l’Hogwarts Express? Ecco, le scene del film sono state girate proprio qui. La cosa ancora più bella, però, è che proprio su questo viadotto passano – oltre ai normali treni – anche dei treni a vapore rossi, proprio come quello del film.

Di fronte al viadotto sorge il Glenfinnan Monument, un monumento celebrativo per i membri dei clan scozzesi che hanno supportato la causa giacobita, combattendo a fianco di Bonnie Prince Charlie per riportare uno Stuart sul trono. Nei pressi del viadotto e del monumento trovate anche una chiesetta molto carina: La St. Mary & St. Finnan Church.
P.S. Questa tappa può essere anche lasciata per il ritorno!

Eilean Donan
Eilean Donan è probabilmente il castello più famoso e amato della Scozia, grazie alla sua posizione: si trova al confluire di tre fiumi, costruito su un’isoletta collegata alla terraferma da un ponte di pietra. Sicuramente bellissimo, pur non essendo tra i nostri castelli scozzesi preferiti.

Il paesino che si trova al di qua del ponte si chiama Dornie ed è costituito da poche file di casette colorate. Continuando per la strada principale del paese si arriva anche ad un punto panoramico da cui guardare il castello dall’alto. Quando siamo arrivati abbiamo trovato due signori anziani che mangiavano un panino affacciati alla staccionata, guardando il panorama. Erano molto teneri.

Prima di raggiungere l’isola di Skye, potete fermarvi a Plockton.
A Plockton ci siamo fermati solamente per un fish and chips d’asporto con vista panoramica, tanto per cambiare. Sulla strada, però, ci siamo anche fermati in un altro piccolissimo paesino dove le mucche delle highlands giravano libere! Questa è la Scozia che ci piace di più, quella nascosta, in cui la quotidianità supera di gran lunga le bellezze più rinomate.

Giorni 5-6-7-8: Isola di Skye

Questi quattro giorni a Skye sono stato il vero fulcro del viaggio. Skye è uno di quei posti che rimangono impressi, che sono difficili da spiegare e raccontare, perché smuovono qualcosa dentro che difficilmente può essere tradotto in parole. Skye è l’isola dove la natura, dirompente, si manifesta in tutta la sua maestosità e bellezza.
Se non lo avete ancora fatto, correte a leggere i nostri consigli e il nostro itinerario in questo post: Quattro giorni a Skye, l’isola magica della Scozia.
Giorno 9. Fort Williams e Glencoe
Se all’andata, visitando Eilean Donan, si raggiunge l’isola di Skye tramite il ponte, al ritorno si può prendere il traghetto dal sud dell’isola fino a Mallaig e da lì percorrere la famosa Road to the Isles fino a Fort Williams. Ovviamente potete invertire i due percorsi se preferite!
Da Fort Williams si raggiunge facilmente quello che è senza dubbio il nostro preferito di tutta la Scozia: Glencoe.

A Glencoe le cose da fare non mancano, si può fare una delle tante passeggiate nel cuore della valle, che partono dal bordo della strada, oppure trekking più impegnativi come quello della Lost Valley. Da non perdere è il Glen Etive, dove incontrerete cervi che attraversano la strada.

Giorno 10. Rientro
Da Glencoe potete poi passare da Loch Lomond o fermarvi a Stirling, che noi abbiamo visitato durante il viaggio sulla costa est fino a Inverness.
Noi prima di rientrare a Glasgow dall’isola di Skye ci siamo fermati a vedere le sculture alte 30 metri degli Helix Kelpies.
I Kelpies sono, secondo le leggende celtiche, degli spiriti maligni che, trasformandosi ed ingannando le persone, le trascinano verso il fondo del lago.

Anche in questo caso si può aggiungere la visita a Glasgow o Edimburgo in caso abbiate più tempo a disposizione e non le abbiate mai viste.
Noi siamo infinitamente grati per tutte le meraviglie che abbiamo visto in Scozia e non vediamo l’ora di tornare per vederne di nuove!

3 Comments
Neanche a farlo apposta questa notte ho sognato di essere su Staffa e di camminare tra i le colonne di basalto: sono stata in Scozia lo scorso anno manon ho visto quest’isola che mi tengo per un bel tour on the road delle Ebridi non appena sarà possibile farlo! Ottimo itinerario, ne terrò conto.
La Scozia mi attira da sempre e questo tuo itinerario mi ha davvero conquistata! Direi che mi sono piaciute praticamente tutte le tappe. Certi scenari sembrano davvero bellissimi e mi pare che non ci siano nemmeno tanti turisti a rovinare l’atmosfera!
Grazie Federica, te lo consigliamo come itinerario perché si vedono cose più famose e altre meno, tutte uniche nel loro genere.
Iona e Mull non sono molto turistiche e tante persone le fanno in giornata, che è un peccato! L’Isola di Skye invece è molto inflazionata in estate, noi ci siamo stati a metà maggio e c’erano pochissime persone 😍 anche se anche lì molti si fermano per uno o due giorni quindi appena ci si allontana dai luoghi più famosi si torna ad essere circondati solo da pecore e natura.