Nel nostro gruppo Facebook dedicato alla Cina spessissimo ci viene chiesto cosa vedere a Pechino e quanti giorni occorrono per visitarla. Ho deciso quindi di raccogliere le domande più frequenti in questo articolo che diventerà una super guida per visitare Pechino!
Se non lo avete ancora letto, però, prima di iniziare a leggere questo post vi consiglio di leggere la mia guida dettagliata su come organizzare un viaggio in Cina fai da te, che contiene tutte le informazioni sul visto, sulla prenotazione dei treni e dei voli, alberghi, eccetera.
In fondo al post trovate anche una lista scaricabile con tutte le cose da non perdere a Pechino fatto da noi, è in formato PDF e potete scaricarlo gratuitamente per consultarlo da smartphone o per stamparlo e portarlo con voi!
Indice
- Cosa visitare a Pechino
- Quanti giorni servono per visitare Pechino
- Come spostarsi a Pechino
- Dove dormire a Pechino
- Quando andare a Pechino
- Pechino è una città sicura?
Cosa vedere a Pechino e quanti giorni fermarsi
Pechino è la mia città del cuore, ci sono stata tre volte e, se potessi, ci tornerei subito. Non è una città perfetta e non è una città facile, per questo spesso delude le aspettative di coloro che non le dedicano abbastanza tempo per capirla e conoscerla in tutte le sue sfaccettature.
Pechino è caos, confusione, rumore. Ma anche tranquillità, pace e spiritualità. È cemento ed è colore, è moderno ed è antico. Pechino è la città dove tutte le contraddizioni convivono in perfetta armonia.
Oltre alle attrazioni da visitare a Pechino, ci sono delle esperienze da fare che non potete perdervi se volete vivere la capitale cinese al 100%! Continuate a leggere per scoprirle tutte.

Cosa visitare a Pechino:
1. Piazza Tienanmen, la Città Proibita e la vista da Jingshan Hill
La celebre Piazza Tienanmen, la Proibita e Jingshan Hill si trovano nella stessa area e sono collegate tra loro.
Piazza Tienanmen -天安门广场 Tiān’ānmén Guǎngchǎng
Piazza Tienanmen, considerata la piazza più grande del mondo, è il simbolo di Pechino, il fulcro di moltissimi avvenimenti politici e storici.
Qui tutto ruota attorno al culto di Mao Zedong, storico leader politico del Partito Comunista Cinese (ovvero l’unico partito esistente) e colui che unificò la Cina e proclamò la Repubblica Popolare Cinese. Lo si capisce chiaramente quando si assiste alla cerimonia dell’alzabandiera, che avviene tutte le mattine alle sei e a cui vi consiglio di assistere. Lo si capisce anche dall’infinita coda che si trova per visitare il mausoleo di Mao.


La Città Proibita – 故宫 Gùgōng
Più di tutto, però, lo si capisce dall’enorme fotografia di Mao Zedong su quell’enorme edificio rosso dal tetto spiovente che si trova in piazza Tienanmen, che non è altro che l’ingresso alla Città Proibita.
Ammetto che noi non siamo fan della Città Proibita perché è un sito enorme (comprende quasi mille edifici!) e la sua architettura, che è quella cinese tradizionale, è molto ripetitiva. Eppure è uno di quei posti che semplicemente non puoi non visitare per la sua importanza storica. Oltre ad essere patrimonio UNESCO, la Città Proibita fu infatti il palazzo imperiale delle dinastie Ming e Qing per ben 500 anni!
Consiglio per i biglietti di ingresso della Città Proibita:
La Città Proibita ha un accesso limitato a 80.000 ingressi al giorno. Io, anche ad agosto, li ho sempre acquistati in loco. Capitano giorni, invece, in cui alle 9 del mattino sono già sold out.
Se avete un programma serrato, potete acquistarlo online con un sovrapprezzo su siti come Get Your Guide. Altrimenti, assicuratevi di arrivare ad orario di apertura!
Il lunedì è il giorno di chiusura.

Il Parco di Jingshan – 景山公园
Una volta usciti dalla città proibita, vi troverete di fronte alla collina Jingshan, anche chiamata collina di carbone, dalla cui cima si gode di una bellissima vista sulla città proibita (meteo permettendo). Il Parco di Jingshan, a nord della Città Proibita, era in passato un giardino imperiale. La collina del parco fu costruita artificialmente usando gli scavi del fossato della Città Proibita stessa.
L’ingresso costa solamente due yuan, il percorso per arrivare in cima è semplice nonostante la salita e molto carino. Dalla cima di Jingshan hill potrete ammirare il panorama dall’alto della Città Proibita e intravedere la pagoda bianca del parco di Beihai.

2. Il Palazzo d’Estate – 頤和園 Yíhé Yuán
Il palazzo d’estate è uno dei posti più belli in assoluto di Pechino, è un’oasi di pace in una città frenetica e confusionaria.
Un tempo era il giardino imperiale della dinastia Qing, l’ultima dinastia imperiale cinese. Il sito è un insieme di palazzi, templi, parchi e, soprattutto, laghi e dal 1998 è patrimonio UNESCO. L’intero sito rispecchia tutte le regole dei giardini tradizionali cinesi, ovvero quelle del feng shui, di cui vi ho parlato qui: La cultura dei parchi pubblici in Cina.
La visita dell’intero sito richiede quasi un’intera giornata, è enorme ogni suo angolo vale la pena di essere esplorato. Prendete una cartina all’ingresso o acquistatela dai venditori all’interno del parco, vi sarà necessaria per organizzare la visita e assicurarvi di non perdere niente.
Il nostro consiglio: prendetevi una giornata intera o quasi per questo bellissimo sito e fate un giro sul lago Kunming a bordo di una barca-drago per godervi il bellissimo panorama!





3. Il Tempio dei Lama (雍和宫) e il Tempio di Confucio (孔庙)
Il tempio dei Lama e il tempio di Confucio sono vicini tra di loro, sono entrambi molto belli e meritano di essere visitati per motivi diversi.
Il Tempio dei Lama – 雍和宫 Yōnghé Gōng
Il Tempio dei Lama è un tempio di buddismo tibetano, per me uno dei templi più belli mai visti. La sua caratteristica è la presenza di statue di misura diversa, fino ad arrivare, nell’edificio finale, ad una magnifica statua di Maitreya, il Buddha della benevolenza di cui si aspetta ancora la venuta, alta ben 18 metri.


Il Tempio di Confucio – 孔庙 Kǒngmiào
Il Tempio di Confucio era il luogo in cui le persone si recavano a rendere omaggio al famoso pensatore cinese, che ha influenzato moltissimo la cultura cinese.
Ogni giorno, in vari momenti della giornata, c’è un piccolo spettacolo gratuito che racconta la cultura tradizionale.
Incluso nel biglietto è anche l’accesso all’Accademia Imperiale, dove potrete imparare molto sulla storia e cultura cinese, in particolare sugli esami imperiali che servivono per poter accedere alla vita politica del paese secondo la tradizione confuciana.

Se siete particolarmente appassionati di templi (sono molto ripetitivi), vi consiglio anche di visitare il Tempio Fayuan, che risale al 645 ed è il tempio buddista più antico, nonchè sede della China Buddhism Institution.
4. Il parco di Beihai – 北海公园 (e i locali di Houhai)
Se state cercando un angolo di Pechino meraviglioso da visitare, ma spesso tralasciato dai turisti, quello è il parco di Beihai (北海公园 Běihǎi Gōngyuán).
I parchi sono importantissimi nella cultura cinese (ne abbiamo già parlato in questo articolo: La cultura dei parchi pubblici in Cina) e questo è un ottimo posto dove avvicinarsi a un popolo così diverso da noi.

Se riuscite a visitarlo la mattina presto, troverete persone di tutte le età a fare esercizio fisico, tra ginnastica e Tai Chi. La sera, però, è il momento della giornata in cui vi consiglio di visitarlo. Di sera infatti troverete gruppi di cinesi che cantano e ballano, potete divertivi a imitarli. I parchi infatti sono un luogo di aggregazione sociale, soprattutto per gli anziani.
Ideale sarebbe visitarlo nel tardo pomeriggio (magari dopo aver visitato la Città Proibita!), prendersi del tempo per passeggiare, per fare un giro in barca sul lago e assistere allo splendido spettacolo del tramonto che colora il lago di Beihai di rosso, per poi finire la serata con una passeggiata e una sosta in uno dei tanti localini sul lago Houhai, appena fuori dal parco di Beihai.



5. Qianmen 前门 e Wangfujing 王府井
Qianmen, che letteralmente significa “porta frontale”, è una porta di accesso lungo le mura storiche della città (ormai per la maggior parte distrutte) e si trova a sud della città proibita, a cui una volta dava accesso.
Anche questa parte di Pechino è tra le mie zone preferite ed è qui che si trova la famosissima via dello street food di Wangfujing, dove vendono gli spiedini di insetti. Premetto che non è vero che i cinesi mangiano gli insetti, che sono un’attrazione puramente turistica, ma provarli è assolutamente un’esperienza da fare e noi di certo non ci siamo tirati indietro. Vi ricordate il nostro post sui cibi più strani mangiati in viaggio? Ecco, questo era forse il “meno peggio”!

La zona di Qianmen/Wangfujing è molto interessante perché qui le contraddizioni sono evidenti. Nella via principale troverete un museo di Madame Trusseau, catene di negozi occidentali come H&M e Zara, ma anche molti negozi di alta moda.
Appena attorno a questa via, però, quell’aria occidentale svanisce in un secondo. Sulla sinistra infatti troverete una traversa superaffollata decorata da lanterne cinesi, da cui escono, prorompenti, odori troppo forti: questa è la via dello street food di Wangfujing e qui potete trovare, ogni sera, street food di ogni tipo.
Se dalla via principale prendete una traversa qualsiasi verso destra vi ritroverete in un labirinto di Hutong fatti di scene di vita quotidiana, negozietti di souvenir o ristoranti con le anatre appese. A Qianmen, infatti, ci sono moltissimi ristoranti buoni ed economici dove mangiare l’anatra laccata, la specialità di Pechino, di cui parlo tra poco.

6. Il Tempio del Cielo – 天坛 Tiāntán
Il Tempio del Cielo è uno dei simboli della città e una delle attrazioni da non perdere a Pechino. Oltre alla Sala della Preghiera per un Buon Raccolto, il celebre edificio a tre piani a pianta circolare, questo sito è in realtà un enorme parco con un complesso di templi che offre diverse zone molto belle da visitare.
Oltre ai templi, anche il parco che li ospita è molto bello. L’ingresso agli anziani è gratuito e qui troverete infatti moltissimi anziani intenti a giocare a Majong, a carte, a lavorare a maglia e tanto altro.


7. Le Torri del Tamburo (鼓楼) e della Campana (钟楼)
Le Torri del Tamburo (鼓楼 -Gǔlóu) e della Campana (钟楼 – Zhōnglóu) sono presenti in tutte le principali città cinesi, poiché un tempo erano proprio i loro suoni a scandire il tempo della giornata.
Il suono della campana annunciava l’alba, quello del tamburo segnava il tramonto.
L’ingresso è a pagamento ma costa solamente pochi euro e dall’alto delle due torri avrete una piccola vista dall’alto della città. Nella torre del tamburo, inoltre, durante la giornata vengono eseguite diverse brevi esibizioni in cui vengono suonati i tamburi, circa ogni ora.
La visita è veloce e nei pressi delle due torni ci sono diversi hutong in cui vale la pena perdersi.

8. La Grande Muraglia Cinese, una delle sette meraviglie del mondo!
La Grande Muraglia Cinese (长城 – Chángchéng), al contrario di quel che si pensa, non è un tutt’uno ma è costituita da diverse sezioni, costruite in dinastie differenti.
Ho avuto la fortuna di percorrere per tre volte diversi tratti di Muraglia Cinese e l’emozione non ha mai smesso di accompagnarmi! Una di queste volte l’abbiamo percorsa insieme io e Dani, ma purtroppo quel giorno c’era una grande nebbia che impediva di comprendere l’estensione della muraglia.
Quella che noi consigliamo di visitare è la sezione di Mutianyu, meno inflazionata del tratto di Badaling, ma comunque semplice da raggiungere in giornata da Pechino. Ci sono poi molte altre opzioni per chi ha più tempo. Dedicheremo un post a parte alla muraglia, perché c’è davvero molto da dire.



9. Sanlitun 三里屯: l’anima moderna e festaiola della città
Pechino è una città estremamente eclettica, se ne volete una conferma dopo aver visitato i siti del suo passato imperiale fate un giro a Sanlitun, dove vi sembrerà di essere in una città completamente diversa. Sanlitun infatti è l’anima moderna della città, con palazzi moderni, centri commerciali, ristoranti di lusso e molto altro.
Se vi piace passare le vostre serate nei locali a far festa, a bere qualche drink o a ballare, Sanlitun è il luogo che state cercando!
Un consiglio extra: se siete appassionati di architettura moderna, considerate anche una visita al Galaxy Soho, un complesso di edifici studiato dalla celebre architetta iraniana Zaha Hadid.

Una curiosità su Pechino:
I pechinesi sono famosi in Cina per il loro dialetto, infatti si dice che alla fine di qualsiasi parola ci mettano una “r” (儿 : ovviamente non pronunciata come in italiano). Se fate attenzione, potete sentirlo chiaramente! Ad esempio Sanlitun diventa Sanliturrr 😂
10. Mangiare la specialità di Pechino: l’anatra laccata (烤鸭 Kăoyā)
Tra le cose da fare a Pechino non può assolutamente mancare l’assaggio della specialità della città: l’anatra laccata alla pechinese (烤鸭 Kăoyā).
Cos’è l’anatra laccata alla pechinese?
L’anatra laccata è un piatto tradizionale cinese, di Pechino nello specifico, una volta prelibatezza riservata alla corte imperiale, anche se pare inizialmente venisse consumata solamente la pelle dell’anatra. Con il tempo questo piatto si diffuse sempre di più e iniziarono ad aprire ristoranti dedicati.
L’anatra viene cosparsa di miele e altri ingredienti e lasciata riposare appesa prima di essere arrostita. Viene mangiata inserendo la carne, la pelle arrostita, la cipolla e del cetriolo all’interno di una sorta di crepe, accompagnata da una salsa agrodolce
Dove mangiare l’anatra laccata a Pechino?
Il ristorante più famoso dove assaggiarla è il Quanjude Roast Duck Restaurant, che si trova nella zona di Qianmen. Se decidete di andare qui, assicuratevi di prenotare o, in alternativa, di arrivare molto presto (ricordatevi che i cinesi cenano verso le 17.30/18!) per fare la coda e riuscire a ordinare prima della chiusura della cucina alle ore 20. Io ero stata qui durante la mia prima volta in Cina e devo ammettere che non mi aveva affatto entusiasmata. La kaoya era buona, ma abbiamo pagato tanto (circa 280 yuan ad anatra) e mangiato poco.
L’anno successivo, spulciando i vari siti cinesi per trovare un ristorante consigliato dai locali, ho trovato il Deyuan Roast Duck Restaurant, sempre nella stessa zona del primo. Qui un’anatra, adatta a due persone, costa 168 yuan e l’ho trovata ottima, tanto che ci sono ritornata anche l’anno successivo. Sono passati ormai tre anni dall’ultima volta che ci sono stata, ma le recensioni sono ancora ottime quindi non posso che consigliarvelo!

11. Perdersi tra gli hutong – 胡同 hútòng
Gli hutong sono le viette strette, caratteristiche della pianta urbana di Pechino.
Perdersi tra gli hutong è un bellissimo modo per scoprire la vita degli abitanti locali della capitale cinese, perché in questi piccoli viali si nascondono negozietti, ristoranti e case.
Gli hutong sono presenti in tutta li città proprio per la sua pianificazione urbana originale, perciò vi consigliamo, ovunque siate, di uscire dalle vie principali per entrare in questi piccoli vicoli in cerca di autenticità.
Gli hutong più famosi per i turisti sono quelli che si trovano in prossimità delle Torri della Campana e del Tamburo (come Yandaixie Street) e quelli dell’area di Qianmen, noi vi consigliamo anche quello che si trova alle spalle del Tempio di Confucio. Nonostante la loro bellezza, molti hutong sono stati trasformati in vere e proprie attrazioni turistiche.
Putroppo, con la crescita e la modernizzazione della città, molti di questi vicoli e dei cortili (courtyard) che li caratterizzano sono stati distrutti per lasciar spazio ad edifici moderni. Per far fronte a ciò, alcuni hutong sono stati dichiarati protetti per poter proteggere la cultura e la storia della città.
12. Assistere alla cerimonia del tè
A Pechino ci sono moltissime case del tè dove poter assistere alla tradizionale cerimonia del tè, ma per me il modo migliore (e anche più economico) è un altro: chiedere a chi lo vende di poterlo assaggiare prima di acquistarlo.
Quando ve lo faranno assaggiare, per prepararlo faranno per voi una breve cerimonia del tè privata.
Il tè cinese è buonissimo e anche un bellissimo souvenir da portarsi a casa o da regalare agli amanti del tè, magari abbinato ad una bella tazza dotata di filtro per le foglie di tè, oppure di un piccolo servizio da tè.
La varietà di tè cinese è molto ampia, il più famoso è il te Jasmine (茉莉花茶 mòlìhuā chá), al gelsomino. Per scegliere quale provare, provate ad annusare l’odore delle foglie per capire vagamente se un tè può piacervi o meno. Il mio consiglio, come per tutte le cose, è di buttarvi, potreste trovare varietà veramente originali!
Una strada interessante per gli amanti del tè è Maliandao Tea Street (马连道 路), dove troverete sia piccoli negozietti che un intero centro commerciale dedicato alla vendita all’ingrosso di infinite varietà di tè cinese, ma vendono anche al dettaglio. I prezzi sono più bassi e i commercianti più disponibili a farvi assaggiare diversi tipi di tè, ma attenzione perché non parlano inglese.
13. Shopping ai mercati
Il mercato in cui vi consiglio di recarvi per portarvi a casa qualche ricordo speciale è il mercato d’antiquariato di Panjiayuan (潘家园), dove potrete trovare davvero di tutto: pietre, gioielli, statue e porcellane di ogni tipo, dipinti e molto altro.
Se volete acquistare un dipinto cinese o un pennello di calligrafia, non perdetevi la meravigliosa via di Liulichang (琉璃厂街), bellissima anche solo per farci una passeggiata.
Ricordatevi che quando si tratta di comprare qualcosa in Cina, la parola d’ordine è contrattare!
Tra i turisti sono popolari anche i mercati di merce contraffatta (il Mercato delle Perle e il Mercato della Seta) che, però, io vi sconsiglio.

Quanti giorni servono per visitare Pechino?
Gestendo il gruppo Facebook dedicato alla Cina mi rendo conto di quanto poco si sappia di questa città. Ci si può stare per un mese e non riuscire comunque a vedere tutto!
Bisogna tenere conto che molte delle attrazioni principali, come la Città Proibita e il Palazzo d’Estate, portano via buona parte della giornata se non la giornata intera. Dedicare meno tempo del dovuto a ciascun sito, vedendolo frettolosamente, equivale a non vedere nulla!
La Muraglia Cinese porta via una giornata intera, perché il tratti più vicini alla capitale si trovano comunque a 70/80 km da Pechino e il traffico è sempre piuttosto intenso.
Inoltre, ricordatevi di organizzare bene le giornate raggruppando i siti di interesse più vicini, perché le distanze sono significative e gli spostamenti portano via non poco tempo.
Quando leggo chi dice “a Pechino basta passare due giorni più uno per la muraglia” mi vengono i brividi. Pechino è una capitale da più di 16 mila chilometri quadrati (e più di 20 milioni di abitanti), dedicarle gli stessi giorni che si dedicano ad un piccolo borgo italiano equivale a non vedere né capire nulla di questa città, a mio parere bellissima.
Ecco, se non volete fermarvi almeno cinque giorni per visitare Pechino, forse non è nemmeno il caso di includerla nell’itinerario: vi fareste un’idea totalmente sbagliata della città. Che è bellissima, ma non semplice da capire a primo impatto se non gli si dedica il tempo che richiede, per riuscire a vedere tutte le varie sfaccettature che formano una città tanto grande e complessa quanto meravigliosa.
Visitare Pechino fai da te: come spostarsi
Acquistate una tessera della metro all’aeroporto o in qualsiasi fermata della metro, costa 20 yuan di caparra e funziona a ricarica. Il prezzo del singolo biglietto varia a seconda della distanza, ma va generalmente dai 3 ai 5 yuan. La metropolitana di Pechino è enorme ma semplice da prendere, tuttavia i cambi possono essere molto lunghi e portar via molto tempo. Per questo vi consiglio sempre di guardare il tempo stimato e, se troppo lungo, optare per il taxi o l’autobus.

Gli autobus sono il mezzo più economico, infatti indipendentemente dalla lunghezza della tratta costano solamente 1 o 2 yuan, che si pagano in contanti direttamente sull’autobus (attenzione perché non danno cambio). Gli autobus sono molto frequenti e collegano bene vari punti della città, perciò per un’esperienza autentica vi consiglio di provare a prenderli!
Il taxi è indubbiamente il mezzo più comodo per spostarsi in città ed è anche piuttosto economico per i nostri standard. Ricordatevi di prendere sempre i taxi ufficiali (tranquilli perché quelli abusivi sono solitamente macchine nere senza insegne né nulla) e di accertarvi che parta il tassametro o, in alternativa, di concordare un prezzo in anticipo.
I taxisti cinesi non parlano inglese, quindi è importante che abbiate su un foglio o sul cellulare il nome cinese della vostra destinazione da mostrare loro.
Nel PDF che trovate a fine articolo vi ho inserito, accanto ai nomi italiani delle attrazioni, il nome cinese da poter mostrare in caso prendiate un taxi o abbiate bisogno di indicazioni 😊
Pechino è però una città enorme, quindi se avete un budget ridotto il modo migliore per spostarsi rimane la metro, anche perchè il traffico della capitale cinese è sempre molto intenso e potreste metterci più del previsto.
Qualcuno usa anche le mobike per spostarsi e visitare la città, ma conoscendo il traffico di Pechino e il loro modo di guidare senza regole vi sconsiglio caldamente qualsiasi bici/motorino/auto a noleggio.
Dove dormire a Pechino
La città offre un’infinità di strutture ricettive di tutti i tipi, antiche o moderne, care o economiche. Ovunque decidiate di alloggiare, vi consiglio di scegliere un albergo che si trovi vicino al primo anello della metro. Noi avevamo alloggiato nella zona di Dongsi e ci eravamo trovati molto bene per gli spostamenti.
Vi consiglio inoltre, per quanto riguarda gli alloggi (così come per i ristoranti) di leggere le recensioni sui vari siti di prenotazione e di non affidarvi troppo a quello che leggete su blog/guide cartacee: in Cina le cose possono cambiare molto in fretta!
Quando andare a Pechino
Come ho già specificato nel post con tutte le informazioni per organizzare un viaggio in Cina, il meteo varia di molto tra le diverse zone del paese, perciò se si ha intenzione di visitare diversi luoghi della Cina bisogna trovare dei compromessi. A Pechino, che si trova al nord, fa molto freddo in inverno ed estremamente caldo in estate. Se potete, vi consiglio di evitare agosto per il troppo caldo e i mesi da novembre a febbraio per il freddo.
Inoltre è assolutamente da evitare la prima settimana di ottobre, quando moltissimi cinesi si spostano per la festa nazionale e rischiereste di non trovare treni disponibili, ma anche di non riuscire ad accedere alle maggiori attrazioni turistiche, prima tra tutti la Città Proibita.
Pechino è una città sicura? Le fregature da evitare
Pechino, come tutta la Cina, è una città sicura anche per chi vuole viaggiare in solitaria. Come in tutte le grandi città, però, non mancano i furbetti che cercano di fregare i turisti per guadagnare qualche soldo in più. In particolare dovete stare attenti a queste tre cose:
1. Nella zona di Qianmen/Wangfujing, potrebbe capitare che qualche cinese vi fermi e inizi a farvi dei complimenti per poi chiedervi se volete andare con loro a bere un te: non andate! O meglio, se volete andate, ma vi porteranno in case del tè molto care, probabilmente in accordo con i gestori, dove vi ritroverete a spendere più del dovuto e a sprecare tempo insieme a persone non genuinamente interessate a conoscervi.
2. Taxi abusivi: riconoscere i taxi ufficiali è molto semplice, quindi tenetevi alla larga da macchine nere o di colore neutro senza le classiche insegne dei taxi.
3. Se decidete di andare a visitare la muraglia in autonomia (ma anche altre zone della Cina), troverete chi cerca di farvi salire sull’autobus sbagliato o scendere prima del previsto, in accordo con taxi abusivi che poi vi porteranno a destinazione ad un sovrapprezzo esattamente dal punto in cui siete scesi.
Per sicurezza chiedete sempre informazioni e conferma all’autista o agli altri passeggeri, specialmente i ragazzi giovani che sono gli unici a masticare un po’ di inglese.
L’unica cosa a cui stare veramente attenti? Folle di cinesi pronte a fotografarvi!

Scarica il nostro PDF gratuito con l’elenco di cosa fare e vedere a Pechino
Schiacciate sul pulsante “Scarica la checklist” per scaricare gratuitamente il nostro pdf con le attrazioni da visitare e le esperienze da fare per vivere al meglio la capitale cinese!
Potete stamparlo o salvarlo sullo smartphone e portarlo con voi per assicurarvi di non perdervi nulla e usarlo per chiedere indicazioni grazie ai nomi in caratteri cinesi delle principali attrazioni della città.
Spero, attraverso questo post, di avervi incuriosito a visitare una città che rimarrà per sempre nel mio cuore e in cui non vedo l’ora di tornare.
Se questo post vi è stato utile, potete ricambiare il favore condividendolo sui social o lasciandoci un commento!





4 Comments
Che meraviglia, leggere l’articolo e vedere queste cose mi ha fatto venire una voglia matta di visitare subito Pechino.
Ciao Helene, in fondo il nostro scopo è proprio quello quindi ne siamo molto felici! Pechino è una città complessa ma merita di essere visitata presto perché è in continua evoluzione
A questo articolo non manca assolutamente nulla!!!
Partirei per Pechino immediatamente.
Grazie Angela, ci mettiamo tanto impegno e tanto tempo in questi articoli informativi quindi ci fa un immenso piacere 😍